Кто-нибудь что-нибудь слышал???
Я нарыл вот это, в принципе инфа есть, фото нет.
Il coup& 10 cilindri
Con questa denominazione venne predisposto il capitolato tecnico di un coup& di alte prestazioni e di elevata immagine e prestigio, concepito verso la fine degli anni ’80 e progettato da una speciale sezione della ingegneria dell’Alfa Romeo. Si trattava di una vettura a due posti con motore anteriore ad asse longitudinale e ponte traente posteriore al quale, secondo il metodo classico, il moto perveniva da un gruppo cambio a 6 velocit& fissato con la sua frizione al volano del motore . Il coefficiente aerodinamico cx della vettura non doveva superare il valore di 0,31 con sezione maestra di non oltre 1,9 m2. Un prodotto SCx di 0,59 presupponeva, dunque una forte penetrazione aerodinamica ma per ottenere accelerazioni di rilievo era necessario contenerne il peso a vuoto, e perci& , fu deciso che la carrozzeria avrebbe dovuto essere realizzata completamente in alluminio. Lo studio stilistico non fu iniziato perch& i piani aziendali posero lo stop al progetto di questo coup& ma il pianale fu completamente progettato con soluzioni innnovative che avrebbero conferito alla scocca una rigidezza torsionale molto al di sopra dell’usuale. Erano previste potenze e coppie massime, rispettivamente di 235 Kw (320 cv) e 353 Nm (36 kgm), come espresso dalle curve caratteristiche considerate per questa unit&. (fig. 14)
Il motore a 10 cilindri
Secondo il capitolato la cilindrata del motore doveva essere non inferiore ai 4 litri di capacit& e questo valore si sarebbe dovuto ottenere con 10 cilindri disposti a V. I progettisti considerarono che un angolo tra le bancate di 72° poteva considerarsi ottimale poich& con un siffatto layout le forze del primo e secondo ordine trasmesse dagli organi mobili al basamento erano completamente equilibrate ; restavano libere (cio& non equilibrate) le coppie del primo e del secondo ordine (del tutto equilibrabili con l’impiego, rispettivamente, di un albero controrotante e due altri alberi ausiliari rotanti a velocit& angolare doppia rispetto a quella del motore). Le valutazioni numeriche fecero scartare questi interventi poich& le coppie del primo ordine risultarono abbastanza piccole e, quindi, poco dannose per il comfort di vettura, mentre quelle di secondo ordine apparvero solo leggermente superiori a quelle originate dal 6 cilindri a V di 60° da anni impiegato sulle vetture della casa.
I 10 cilindri erano disposti su 2 bancate di 5 cilindri; le forze di ogni coppia di cilindri affiancati scaricavano le proprie forze su uno stesso perno dell’albero a gomiti. Il basamento era in lega di alluminio-silicio , fuso in conchiglia. I cappelli di banco erano in duralluminio, indurite nella parte interna con processo Nikasil. Gli stantuffi erano stampati, come si conviene ad un motore sportivo molto sollecitato, e raffreddati con getti d’olio. Le teste motore erano con 4 valvole per cilindro comandate da punterie idrauliche a ripresa automatica del gioco. Il moto alle valvole era trasmesso con quattro assi a camme , due per ogni testa. Gli alberi delle camme di aspirazione erano provvisti di variatore di fase.
Gli schemi della fig. 15 mostrano l’esterno del motore nelle tre viste, laterale, frontale e superiore. Nel primo pianno della prima sono chiaramente visibili i collettori di scarico di una fiancata ed una parte del gruppo frizione-cambio: Nella vista in pianta si notano i due filtri aria e le tubazioni separate che portano l’aria alle due bancate (la freccia indica il senso di marcia del veicolo). La vista di fronte mostra il giro cinghia di comando degli accessori (gli alberi a camme erano mossi da una catena metallica). Il sistema di aspirazione era a grande permeabilit&, come si nota osservando i condotti di alimentazione, la cui ottima geometria fu resa possibile per merito del piccolo angolo esistente tra le valvole di aspirazione e quelle di scarico (vedi la sezione trasversale del motore della fig. 16)
Nella sezione longitudinale del motore (fig. 17) si notano l’albero a gomiti, una biella con relativo stantuffo , il volano, la bancata di una delle teste con le cinque candele sulle quali troneggiano le cinque bobine, il sistema di comando distribuzione e la grossa puleggia anteriore che contiene lo smorzatore torsionale. Il progetto del motore fu completamente definito e furono costruiti i pezzi per i prototipi sperimentali, uno dei quali venne assemblato e provato al banco (per documentazione storica si fanno vedere le foto del basamento motore (fig. 18) e di una delle teste (fig. 19) finiti di lavorazione meccanica e pronti per l’assemblaggio. ): quest’unit& erog& 340 cv, un risultato che si sarebbe ulteriormente migliorato con gli affinamenti che normalmente seguono i primi assaggi. Tale esemplare esegu& una prima durata di 100 ore senza riscontrare alcun inconveniente.